Giovedì 7 giugno presso Villa Brusarosco ad Arzignano si tiene Well Fare Produttività, convegno gratuito incentrato sulla comunicazione interna nel welfare per la conceria 4.0 .
Oggi “si può fare” Welfare! E si può fare in modo egregio, attraverso spunti diversi, iniziative virtuose, aventi l’obiettivo di gratificare, ma anche di coinvolgere e di interagire con i lavoratori per renderli partecipi al complesso ecosistema aziendale.
Nel settore conciario, creare un sistema per garantire un ambiente favorevole ai propri lavoratori è ancora più importante, in quanto la forza lavoro è quella che fa la differenza tra un buon prodotto e uno eccellente.
Sotto l’ottica di Welfare Aziendale, i risultati, ad oggi, sono promettenti e vale la pena condividerli attraverso i ritorni di esperienza e mediante una breve analisi dei risultati in materia evidenziati dai maggiori studi a livello nazionale.
Giovedì 7 giugno 2018, presso villa Brusarosco ad Arzignano, verrà introdotto e approfondito il tema Welfare grazie all’intervento di tre diversi relatori i quali parleranno dell’importanza della comunicazione interna al servizio della produttività.
Perché si parla tanto di Welfare Aziendale?
Il Welfare Aziendale è, attualmente, uno strumento capace di innescare un circolo virtuoso in quanto, alla funzione puramente economica, ne sostituisce una socio/economica: non è semplice creare un valore aggiunto per i propri dipendenti, ma lo può diventare creando un rapporto con essi, assecondandone esigenze, bisogni e desideri nelle varie fasi della loro vita.
Con il welfare aziendale non si parla di incentivi al lavoratore sotto forma di denaro, quanto piuttosto di sostegno e agevolazioni che contribuiscono a migliorare il tenore di vita del dipendente e dei propri familiari.
Come sta cambiato il rapporto azienda-dipendente?
Durante l’incontro del 7 giugno, scopriremo insieme che il complesso mondo delle relazioni aziende-dipendenti è già cambiato e si sta evolvendo sempre di più.
La promozione del welfare aziendale è indicatore di grande modernità nella gestione delle imprese: si spinge nella direzione di rapporti più cooperativi e meno improntati al conflitto, oltre che ad un’interazione in cui lo scambio non avviene solamente sul piano materiale, dove il dipendente effettua una prestazione per vedersi ritornare un compenso in denaro, ma anche su quello umano, creando una relazione di fiducia e rispetto tra dipendente e gerarchia aziendale.